lunedì 18 marzo 2013

22/23/24  MARZO 2013

ore 21.00

IL CERCHIO DI GESSO
"DON GIOVANNI "
Regia e adattamento: Girolamo Lucania
Con: Elisa Ariano, Giulia Cicerale, Vincenzo Di Federico, Mara Scagli
Scene: MARASMA
Costumi: Mara Scagli
Coreografie: Mara Scagli, Giulia Cicerale.
Luci e suoni: Luca Carbone






Don Giovanni è l’emblema della nostra generazione, figlia degli anni ’80. Il momento storico in cui tutto diventa show: pregi e difetti mischiati, passato e futuro confusi, senza distinzione di genere o classe sociale, dal 1980 in poi tutti siamo diventati parte di un grande, infinito, degenerativo spettacolo.

La storia di Don Giovanni è nota: libertino, conquistatore di donne, egli sfida il proprio destino e le regole che gli sono attorno con sfacciata arroganza; comprende che per essere padrone dei suoi piaceri deve fingere d’essere benpensante; può nascondere la sua dissolutezza con le parole a tutti, ma non a Dio; il quale, sfidato, decide di punire il Don Giovanni, e di relegarlo all’ inferno.

Il nostro Don Giovanni è quindi uno show, un grande show. I personaggi sono tutti attratti dalla spettacolarizzazione dei propri sentimenti e delle proprie (non) misure. Figure comiche e grottesche che ruotano attorno all’ antieroe Don Giovanni sfidandolo in una spettacolarizzazione infinita. L’ambientazione sono gli anni ’80. Anni in cui il genere, maschilefemminile, è mischiato e confuso. Negli anni ’80 tutto diventa spettacolo, l’immagine delle pubblicità, le icone della musica, la stessa politica, tutto diventa spettacolo. E lo diventa con una forza tale da dover necessariamente cambiare il modo di pensare di tutti. Negli anni ’80 nasce l’eccesso spettacolarizzato: anche il sesso, e la sessualità, sono spettacolari. La propria trasgressione deve diventare spettacolo.
Basti pensare a figure come David Bowie, Freddy Mercury, Madonna, Grace Jones. Il sesso è padrone principale di una generazione spettacolarizzata in cui, però, tutto è talmente eccessivo da NON ESSERE CIO' CHE SEMBRA.

Tutti i personaggi, i loro gesti e le loro (non) misure sono citazioni di icone anni ’80. Rock star, eroi e antieroi. Musiche e costumi anni ’80, a dare la misura di una spettacolarità preponderante.
La società dello spettacolo nasce, prende forma e si irrigidisce negli anni 80. Oggi noi viviamo nello spettacolo.
Negli anni 80, la trasgressione era la norma. Ma non come negli anni 70, laddove la trasgressione era una necessità. Negli anni 80 si perde l’urgenza di rompere gli schemi, e si spettacolarizza, si ostenta la diversità.
Per questo Don Giovanni non può che essere interpretato una donna che confonde la verità dietro a parole, dietro lo spettacolo.
Come succede, con atroce semplicità, nel nostro contemporaneo.

Ingresso con tessera Arci - 5 euro + up to you

Vi ricordiamo che potete prenotare lo spettacolo scrivendo a

 ilcerchiodigesso@gmail.com

E' possibile, arrivando alle 19.45, cenare a prezzi popolari prima dello spettacolo!
Per info e prenotazioni cene: 328 1856694

OFFICINE CORSARE - Via Pallavicino 35, Torino

martedì 12 marzo 2013

17 MARZO 2013

ore 21.00

SUDATESTORIE TEATRO RICERCA
"CHIAMANO BINGO O DELLA DEMOCRAZIA DELLA SPERANZA "
Scritto da Christian Castellano, Enrico Seimandi
Regia: Christian Castellano
Con: Christian Castellano, Carlo Nigra, Giorgio Quarello.
Tecnica e Disegno Luci: Sancio Sangiorgi
Consulenza Scientifica: Dott.Paolo Jarre e Marzia Spagnolo dell ASL To3 Dipartimento “ Patologia delle dipendenze”
E’ una Co-Produzione: Sudatestorie Teatro Ricerca, Quarta Scimmia.
Replica realizzata con il sostegno dell' Asl to 3





Costruiti e legittimati, questi luoghi pittorici e a suo modo grotteschi dell’ Epopea umana, le sale Bingo sono l’ Araba Fenice che sorge sulle ceneri e sulla fine delle democrazie dei diritti che cedono lo spazio alla loro nuova forma studiata e costruita a misura d’ uomo:

LA DEMOCRAZIA DELLA SPERANZA

Come luoghi sacri e rituali, battezzati dallo Stato, le sale bingo, le sale slot, le tabaccherie e presto molti altri luoghi, accolgono le speranze di un popolo che non riesce più, una volta entrato , a scrollarsi di dosso la dipendenza di quel vortice vizioso fatto di fatalità e numerologia.
Il popolo della democrazia della speranza, quello che quotidianamente versa una salatissima gabella per affidare ad una casuale successione di numeri un cambiamento di vita, sperpera,
spende, si annoia, raramente socializza, il più delle volte non parla, quando parla lo fa con un suo preciso codice , a volte vince, perde, perde anche quando vince, compra cartelle, non mangia per comprare cartelle, si indebita per comprare cartelle, farebbe di tutto per comprare cartelle.
Il popolo della Democrazia della speranza è solo in apparenza in gruppo.
In realtà gioca da solo, siede da solo, spera e impreca da solo, vince e perde da solo.
Ma chi l’ avrebbe mai detto che il numero estratto e grattato potesse avere un potere così grande tanto da determinare letteralmente la vita di milioni di persone?
Chi avrebbe potuto dirlo?

Forse nessuno se non chi l' ha inventato!

Ingresso con tessera Arci - 5 euro + up to you

Vi ricordiamo che potete prenotare lo spettacolo scrivendo a

 ilcerchiodigesso@gmail.com

E' possibile, arrivando alle 19.45, cenare a prezzi popolari prima dello spettacolo!
Per info e prenotazioni cene: 328 1856694

OFFICINE CORSARE - Via Pallavicino 35, Torino